“ la
formazione dello strumento della programmazione finanziaria per il triennio
2016 2018 riconsegna una situazione di DISAVANZO STRUTTURALE per il superamento
del quale NON SONO bastevoli le ordinarie misure volte
alla ricostituzione degli equilibri di bilancio”
QUINDI LA
GIUNTA il 7 dicembre del 2016 :
“ritenuto
che, in relazione alla portata ed al contenuto delle analisi svolte dal
responsabile del servizio finanziario (dottoressa PUCCIO DEBORAH)
con la citata relazione al bilancio 2016-2018 è NECESSARIO dare
atto che l’approvazione dello schema di bilancio 2016-2018, risulta
UNICAMENTE FUNZIONALE rispetto alle esigenze di assicurare la
formazione dello strumento di programmazione finanziaria, quale PRESUPPOSTO
IMPRESCINDIBILE al fine di poter ACCEDERE alle PROCEDURE di RIEQUILIBRIO
FINANZIARIO di cui all’art 243 bis e seguenti del T.U.E.L. “
LA GIUNTA
DELIBERA:
“ di dare
atto che l’approvazione dello schema di bilancio 2016 2018 risulta
UNICAMENTE FUNZIONALE rispetto alle esigenze di assicurare la formazione dello
strumento di programmazione finanziaria, quale PRESUPPOSTO
IMPRESCINDIBILE al fine di poter ACCEDERE alle PROCEDURE di RIEQUILIBRIO
finanziario pluriennale di cui all’art. 243 bis e seguenti del T.U.E.L.”
IL CONSIGLIO
COMUNALE 29 DICEMBRE 2016 DELIBERA 53 :
“di dare
mandato al responsabile ( dottoressa Puccio Deborah) dei servizi
finanziari di formalizzare all’esito dell’approvazione del bilancio
di previsione da parte del Consiglio Comunale la deliberazione Consiliare
di RICORSO alle PROCEDURE di RIEQUILIBRIO finanziario pluriennale di cui
all’art 243 bis e seguenti del T.U.E.L.”
Il collegio
dei Revisori dei Conti PAG 32-33-34-35 …ritiene necessario che venga
avviata la PROCEDURA di cui all’art 243 bis del T.U.E.L. per:
1) Eliminare
il ricorso ad entrate straordinarie aventi carattere non ripetitivo per
finanziare spese correnti;
2) Per
la grave situazione DEBITORIA dell’Ente che MINA gli EQUILIBRI GENERALI di
BILANCIO acuita anche dalla recente sentenza n 8398/29016 del 9 marzo 2016
della Corte di cassazione depositata in cancelleria il 27 aprile 2016 e
notificata all'Ente con pec del 5 maggio 2016 per la quale il comune di
Isola delle Femmine è stato CONDANNATO alla SOMMA complessiva di 3 milioni
971.691 euro e 81 centesimi OLTRE interessi sino alla data dell’effettivo
saldo;
3) l
ripianamento del DISAVANZO di amministrazione anno 2015 che viene effettuato
con imputazione negli esercizi 2017 e 2018
Il Collegio
dei Revisori dei Conti… tenuto conto di quanto sopra esposto, considerato che
la situazione finanziaria dell’Ente presenta SQUILIBRI STRUTTURALI del bilancio
in grado di PROVOCARE il DISSESTO FINANZIARIO e considerato che le misure di
cui all'articoli 193 e 194 NON SONO SUFFICIENTI a SUPERARE le condizioni di
SQUILIBRIO rilevate, esprime parere favorevole sulla proposta di bilancio di
previsione 2016 2019 NELL’ESCLUSIVA IPOTESI che l’Ente faccia IMMINENTEMENTE
RICORSO alla procedura di cui all’art 243 bis T.U.E.L. di cui il presente
bilancio rappresenta PRESUPPOSTO NECESSARIO.”
14 DICEMBRE
2016 PROTOCOLLO 17259
21 DICEMBRE
2017 APPROVAZIONE DA PARTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA 43 CONSUNTIVO 2016
13127
PROTOCOLLO ISOLA DELLE FEMMINE 15 SETTEMBRE 2017 PAG 49 E 50 :
“Malgrado
specifico atto di indirizzo formulato dal Consiglio Comunale, ad OLTRE TRE
MESI dall'approvazione del bilancio di previsione 2016-2018 NON RISULTA
avvita, con l’adozione di specifica deliberazione consiliare, LA PROCEDURA DI
RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE;
1) NON
è stato approvato, neanche in Giunta, il bilancio di previsione 2017-2019 che,
a questo punto, rappresenta il PRESUPPOSTO INDISPENSABILE per l’avvio della
PROCEDURA dfi cui sopra;
2) NON
risulta, per quanto a conoscenza del Collegio, attivata alcuna procedura
RICONOSCIMENTO per il DEBITO di OLTRE 3 MILIONI 900 MILA EURO, derivante dalla
Sentenza della Cassazione, notificata all'Ente nell'aprile 2016.
In merito al MANCATO RICONOSCIMENTO del DEBITO di cui sopra si invita ad
esaminare quanto stabilito dalla deliberazione n 33/2017/prsp sezione Controllo
Molise nell'adunanza del 24 gennaio 2017
3) ERRATA
determinazione del risultato di amministrazione dell’esercizio 2016 e della sua
composizione;
4) L’Ente
NON ha prodotto NE’ allegato al RENDICONTO, la relazione ex art 1, comma 6,
lettera J) del D. Lgs 118/2011
5) FORTE
UTILIZZO dell’anticipazione di tesoreria, che deriva anche da precedenti
esercizi finanziari
6) DEBITI
NON rappresentati nel presente rendiconto di gestione che rendono
veritiere l’avanzo di amministrazione
TENUTO DI
QUANTO SIN QUI ESPOSTO LA NON CORRISPONDENZA DEL RENDICONTO ALLE
RISULTANZE DELLA GESTIONE E SI ESPRIME PARERE NON FAVOREVOLE PER L’APPROVAZIONE
DEL RENDICONTO DELL’ESERCIZIO FINANZIARIO 2016
2018 21 SETTEMBRE C.C. N 22 MISURE
CORRETTIVE DELIBERA CORTE DEI CONTI 90 2018 PRSP 17 APRILE 2018
MISURE CORRETTIVE ASEGUITO DELIBERA CORTE DEI CONTI 90 2S018 PERSP
17 APRILE 2018 CONSIGLIO COMUNALE 22 21 SETTEMBRE 2018
Affidamento ad una ditta
esterna specializzata, del servizio di riscossione coattiva in concessione di
tutti i tributi comunali contratto concessione rep 921 3 maggio 2018. Ufficio Tributi con PEC 5
marzo 2018 trasferisce alla NOVARES S.p.a.
Prospetti per complessivi euro 2.218.723,00 e con PEC 15 giugno 2018
trasmessi ruoli sanzioni per violazione cds anni 2012 2016 per euro
1.587.678,84
Sul fronte della riscossione
coattiva che oggi è la fetta più grossa del credito vantato e non riscosso,
come più volte detto in altre sedi, l’Ente in considerazione della scarsa
capacità di riscossione dimostrata fino ad oggi dal Concessionario Riscossione
Sicilia, ha appaltato a ditta esterna l’ammontare dei crediti vantati e non
riscossi, sia derivanti da tributi che da sanzioni amministrative per complessivi
8 MILIONI mediante espletamento di gara ad evidenza pubblica. Ad oggi la
concessione del servizio formalizzata mediante stipula del contratto di concessione
avvenuto in data 3 maggio 2018 rep 921 risulta in avanzato stato di definizione
come specificato. Da tale attività dovrebbero derivare entro l’anno in corso i
primi sostanziali risultati in termini di introiti
Provvedere alla rielaborazione
del rendiconto 2014 e di tutti gli atti ad esso conseguenziali
Per quel che riguarda il
debito derivante da sentenza esecutiva in favore di Lo Bianco A. ed altri, in
ordine agli accordi transattivi posti in essere che hanno consentito un
ABBATTIMENTO considerevole del debito originario (delibera C.C. 15 febbraio
2018 parere favorevole Revisori dei Conti). Si precisa che la scadenza per la
CORRESPONSIONE della somma di Euro 1.675.000,00 oggetto della prima transazione
inizialmente fissata per il 2 luglio 2018 è stata prorogata al 30 settembre
p.v. giusta comunicazione del legale della controparte Avv Giuseppe geremia in
data 10 luglio 2018. Per poter far fronte a tale debito oltre alla quota di
euro 350.000,00 accantonata in sede di rendiconto 2016 e confermata nei successivi
esercizi finanziari fino ad oggi, si procederà a RICHIEDERE specifico MUTUO
alla CASSA DEPOSITI e PRESITI. Tutte le poste necessarie a far fronte al debito
in questione, erano già state inserite nel bilancio di previsione 2017/2019 e
confermate nel bilancio 2018/2020 dando atto che si è provveduto a richiedere i
necessari spazi finanziari
29 DICEMBRE 2016
BILANCIO DI PREVISIONE 2016
·
2016 29
DICEMBRE C.C. DELIBERA 53
APPROVAZIONE BILANCIO PREVISIONE 2016 COMMISSARIO LEONELLI DANIELA D.A. 106
SERV3 16.06.2016 FALLIMENTO
·
2016 29 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO CONSIGLIO
COMUNALE 53 DEBORAH PUCCIO APPROVAZIONE CESSARIA PER attivare 243BIS RIEQUILIBR (2)
·
2016 29 DICEMBRE BILANCIO PREVISIONE 2016
C.C. 53 NOTA INTEGRATIVA h PUCCIO DEBORAH CROCE ANTONIO
·
2016
29 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO
BILANCIO PREVISIONE 2016 NOTA 17259 14 12 2016 PARERE REVISORI DEI CONTI
ESCLUSIVA IPOTESI CHE L'ENTE FACCIA
RICORSO AL 243 BIS
·
2016 29 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO
20161230_FB_bilancio_previsione_2016 (1)
·
2017 29 DICEMBRE CONSUNTIVO 2016 C.C. 43 CONTO CONSUNTIVO 2016
PARERE NEGATIVO REVISIORI DELIBERAZIONE CORTE DEI CONTI 90 2018 PRSP CROCE
ANTONIO (1)
·
2017 29 DICEMBRE C.C. 43 ENDICONTO 2016 243
BIS CROCE DEBORAH PUCCIO CORTE DEI COONTI N 51
PREDISSESTO AVANZO
AMMINISTRAZIONE PARERE NO REVISORI DEI
CONTI – Copia
·
2016 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO BILANCIO
PREVISIONE 2016 2018 MOLTE CRITICITA'
DEBITI FUORI BILANCIO ENTRATE DUBBIE RECUPERO TRIBUTI INFEFFICIENTI PAG
32 REVISORI CONTI DEBORAH PUCCIO
DELIBERA C.C. 53 29 DICEMBRE
2016 PREVISIONE 2016 2018
DI DARE ATTO CHE L’APPROVAZIONE
DEL BILANCIO 2016/2018 RISULTA unicamente funzionale RISPETTO ALL’ESIGENZA DI
ASSICURARE LA FORMAZIONE DELLO STRUMENTO DELLA PROGRAMMAZIOE FINANZIARIA QUALE
presupposto imprescindibile AL FINE DI POTER accedere ALLE PROCEDURE DI “RIEQUILIBRIO
FINANZIARIO PLURIENNALE” DI CUI ALL’ART 243-BIS E SEGUENTI DEL TUEL. DI DARE
MANDATO AL RESPONSABILE DEI SERVIZI FINANZIARI DI FORMALIZZARE ALL’ESITO DELL’APPROVAZIONE
DEL BILANCIO DI PREVISIONE DA PARTE DEL CONSIGLIO COMUNALE LA DELIBERAZIONE
CONSILIARE DI RICORSO ALLE PROCEDURE DI “RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE”
DI CUI ALL’ART 243-BIS E SEGUENTI DEL TUEL. DI DICHIARARE STANTE L’URGENZA IL
PRESENTE PROVVEDIMENTO IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE AI SENSI DELL’ART 134 COMMA 4
DEL DLGS 267/2000
DR.SSA PUCCIO
DEBORAH IL IL SINDACO STEFANO BOLOGNA IL COMANDANTE DR CROCE ANTONIO CORETE DEI
CONTI COLLEGGIO DEI REVISORI DEI CONTI LA Sostituzione D’UFFICIO DEL
RESPONSABILE ECONOMICO FINANZIARIO LA PROTOCOLLAZIONE PROCENDIMENTO GIUDIZIARIO
APPROVEZIONE DEL BILANCIO 2016 REQUISITO PER LA PROCEDURA DEL RIEQUILIBRIO DI
BILANCIO
17
GENNAIO 2017 ORE 11.57:18 PROTOCOLLAZIONE
CONSUNTIVO
2016 FIRMATO DA MAGGIORE CROCE ANTONIO C.C. 43 29 DICEMBRE 2017
DI SEGUITO PARTE DELLA NOTA 16923 DEL 09 12 16 A FIRMA DEL RAG DEBORAH
PUCCIO CHE EVIDENZIA A TUTTI GLI ORGANI ISTITUZIONALI, UNA SITUAZIONE DI
DISAVANZO STRUTTURALE LE CUI MISURE ORDINARIE NON ERANO BASTEVOLI A SUPERARE
CERTE CRITICITÀ' E CHE OGGI, SONO PRESENTI ANCHE NEL BILANCIO 2017. lA STESSA
PONEVA L'ACCENTO SULLA CAUSA LO JACONO CHE NONOSTANTE FOSSE STATA NOTIFICATA A
MAGGIO DEL 2016 ALL'ENTE, VENIVA COMUNICATA ALL'UFFICIO FINANZIARIO AD OTTOBRE
2016, PER CUI CI SI CHIEDEVA IN FASE DI ELABORAZIONE AL BILANCIO, COME
ARGINARE QUESTO DEBITO. IL RESPONSABILE DOTTOR PUCCIO RILEVAVA CHE L'UNICO
MODO DI INTERVENIRE ERA ESTRAPOLARE DETTO DEBITO DAL BILANCIO 2016 ED INSERIRLO
IN UN PROCESSO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE ATTIVANDO LA PROCEDURA
DI CUI ALL'ART 243 BIS DA SOTTOPORRE AL CONSIGLIO COMUNALE, TALE DECISIONE ERA
CONFERMATA DA ALTRI PARAMETRI DEFICITARI E PROPONEVA ALTRI DRASTICI INTERVENTI
CHE DOVEVANO ESSERE AGGANCIATI AL PREDISSESTO, QUALI L'INNALZAMENTO DELLE
ALIQUOTE, UNA FORTE RIDUZIONE DELLE SPESE E COSI VIA. LA NOTA CONCLUDEVA
DICENDO CHE QUEL BILANCIO, MANCANTE DI UNA PARTE DEBITORIA CHE NOI SAPEVAMO,
ERA UNICAMENTE FUNZIONALE RISPETTO ALL'ESIGENZA DI ASSICURARE LA FORMAZIONE
DELLO STRUMENTO 2016 QUALE PRESUPPOSTO IMPRESCINDIBILE AL FINE DI ACCEDERE ALLA
PROCEDURA DI RIEQUILIBRIO AI SENSI DELL'ART 243 BIS. QUESTA RELAZIONE, VENIVA
ADOTTATA ANCHE DALLA G.M. CON DELIBERA 165/2016 VENENDO POSTA COME PRIMO
PUNTO.
IL PERCOSSO DELINEATO AVEVA ANCHE IL BENESTARE DEL COLLEGIO DEI
REVISORI CHE ESPRIMEVANO IL PARERE FAVOREVOLE AL BILANCIO 2016 NELL'ESCLUSIVA
IPOTESI CHE L'ENTE FACESSE RICORSO ALLA PROCEDURA PREVISTA DALL'ART 243
BIS
18 GENNAIO 2017 LA DOTTORESSA PUCCIO PRESENTAVA LA PROPOSTA PER
L'ATTIVAZIONE DEL PREDISSESTO, MA VENIVA STOPPATA DAL SINDACO CHE CAMBIAVA IL
RESPONSABILE DELL'UFFICIO FINANZIARIO, DANDO 30 GIORNI DI TEMPO AL NUOVO RESPONSABILE PER
RELAZIONARE SUULLA SITUAZIONE CONTABILE E VERIFICARE I PASSAGGI DA FARE. COSA
STRANA IL 17 GENNAIO 2017 IL SEGRETARIO, SU RICHIESTA NOSTRA, INVIA UNA NOTA FIRMA
DEL RESPONSABILE DOTTORESSA PUCCIO.
IL SEGRETARIO RISPONDE CHE LA RICHIESTA ERA STATA FATTA A DICEMBRE QUANDO
ANCORA LA RESPONSABILE ERA LA DOTTORESSA PUCCIO CHE STANTE TUTTE LE INCOMBENZE
DETTATE DAL BILANCIO, RISPONDEVA SUCCESSIVAMENTE ALLA RICHIESTA FATTA AL NUOVO
RESPONSABILE DELL'UFFICIO FINANZIARIO PERCHÉ' NON SI E' ANCORA ATTIVATA LA
PROCEDURA 243 BIS VENIVA DETTO CHE VI ERANO STATI DEI PROBLEMI CON IL CAMBIO
DEL SISTEMA INFORMATICO CONTABILE E CHE STAVA LAVORANDO ALLE MISURE CORRETTIVE
RICHIESTA DALLA CORTE DEI CONTI. TUTTO CAMBIA CON LA DELIBERAZIONE
C.C. N 14 DEL 18 MAGGIO 2017 IL NOSTRO E' UN COMUNE DISSESTATO, IL 19
MAGGIO IL NOSTRO COMUNE IN AVANZO DI AMMINISTRAZIONE.
UNA COSA GRAVISSIMA PERCHÉ' SU UNA DELLE PROCEDURE,
DEFINITE DALL'ASSESSORE CALTANISETTA ROUTINARIE, DI RICHIESTE, DI
CHIARIMENTI DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI, NOI ANDIAMO A FARE UN CAMBIO DI UN
RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE E DI UN BILANCIO CONSOLIDATO DEL 2014. ERA
POSSIBILE CAMBIARE UN RISULTATO CONSOLIDATO DEL 2014 SENZA UNA PREVENTIVA
AUTORIZZAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI E SE QUESTA DELIBERA C.C. 14 19
MAGGIO 2017 POTEVA ARRIVARE AL CONSIGLIO COMUNALE SENZA IL PARERE DEI REVISORI
DEI CONTI SEGNALAZIONE ALLE AUTORITÀ' DI IRREGOLARITÀ' SULA DATA INERENTE
L'INCARICO AL NUOVO RESPONSABILE DELL'UFFICIO FINANZIARIO E CHE VI SONO DELLE
INDAGINI IN CORSO.
LA DOTTORESSA PUCCIO AVEVA CHIESTA DI NON ESSERE PIÙ' NOMINATA RESPONSABILE
DELL'UFFICIO FINANZIARIO, MA IL REGOLAMENTO DELL'ENTE PREVEDE CHE IN
ATTESA DELLA NUOVA NOMINA, LO STESSO SOGGETTO RIMANE RESPONSABILE
PRO-TEMPORE IL FILE DELLA LETTERA DEL SINDACO RIPORTA NON IL 13 MA IL 17. LA
NOTA NON E' DEL 13 MA DEL 17 GENNAIO
SE IL SINDACO HA REDATTO LA SUA NOTA IL 17 GENNAIO, IN REALTÀ' LA PROPOSTA
DI DELIBERA TRASMESSA IL 16 GENNAIO ERA VALIDA ED EFFICACE. INFORMATO LA
PROCURA DELLA REPUBBLICA IL PREFETTO L'ASSESSORATO ENTI LOCALI UFFICIO
ISPETTIVO, CHE SI SONO ATTIVATO CIASCUNO PER LA PROPRIA COMPETENZA. LA
PROCURA HA APERTO PRIMA UN FASCICOLO CONTRO IGNOTI, MENTRE ADESSO VI SONO DEGLI
INDAGATI
FONTE:
2017 29 DICEMBRE CONSUNTIVO 2016
REVISORI DEI CONTI PUCCIO DEBORAH DISSESTO FINANZIARIO CORTE DEI CONTI
MAGGIORE CROCE LE FIRME INDAGINI
RENDICONTO GESTIONE 2016
CONSIGLIO COMUNALE 43 DEL 2017
RENDICONTO 2017 (PUBBLICATO
SENZA GLI ALLEGATI) APPROVATO DALLA GIUNTA CON DELIBERA 86 NEL 2018
Le misure previste, per la
PROCEDURA DI RIEQUILIBRIO FINANZIRIO PLURIENNALE prende le mosse da quelle per
il RIPIANODEI DEBITI nonché dell’eventuale DISAVANZO di AMMINISTRAZIONE e da
quelle necessarie per il RIPRISTINO di PAREGGIO, laddove si PREVEDONO DISAVANZI
di gestione o di amministrazione per SQUILIBRI DELLA GESTIONE DI COMPETENZA O Dei
RESIDUI.
Il piano di RIEQUILIBRIO a
seconda delle scelte dell’Ante può dare accesso o meno ad un FONDO DI ROTAZIONE
ossia un’anticipazione di liquidità che come tale va restituita da parte dell’Ente.
Va precisato che la richiesta di procedura di riequilibrio così come segnalato
dall’organo di revisione e dal responsabile del servizio finanziario è stata
effettuata in concomitanza dell’approvazione del bilancio di previsione 2016
che è avvenuto con delibera di Consiglio 53 del 29 dicembre 2016 così come l’approvazione
del rendiconto dell’esercizio 2015 avvenuta con delibera di Consiglio n 44 18 novembre
2016
SI AUSPICA CHE L’ENTE POSSA
MANTENERE GLI EQUILIBRI DI BILANCIO PRESENTI E FUTURI SCONGIURANDO SIA L’IPOTESI
DEL RICORSO AL PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO SIA QUELLA DEL DISSESTO.
18 OTTOBRE 2018 DUP 2018 2020 DELIBERA CONSIGLIO N 26 RINVIO RINVIO
Preannunciata la riapertura
degli anni 2014/2015 oggi NON ANCORA COMPLETATA. Necessario un NUOVO RINVIO per
il completamento di tali atti
POTREBBERO ESSERCI DEI MARGINI
POSITIVI CON DELLE REFLUENZE NEL BILANCIO 2018
Stiamo rischiando lo
scioglimento dell’organo collegiale di cui facciamo parte.
I DOCUMENTI CONTABILI DEGLI
ANNI SCORSI ERANO ERRATI
SAREBBE NECESSARIO ED
OPPORTUNO CONOSCERE I DOCUMENTI CHE HANNO DATO LUOGO AGLI ACCORDI RELATIVI AL
DEBITO LO JACONO. INVITO A FORNIRE A QUESTO Consiglio quanto richiesto.
ANCHE PERCHE’ E’ CERTAMENTE
DIFFICILECHE LA CASSA Depositi E PRESTITI POSSA EROGARE UN MUTUO PER ESTINGUERE
IL PREDETTO DEBITO.
SIAMO FIERI ED ORGOGLIOSI
DEL NOSTRO CAPOGRUPPO PERCHE’ OGGI SIAMO QUI A DIRE DI AVERE SBAGLIATO INSIEME,
INSIEME ABBIAMO STUDIATO E CAPITO CHE SE CI SONO ERRORI, QUESTI ANDRANNO
RISOLTI
GIUSEPPE CALTANISETTA ASSESSORE VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
CONSIGLIERE COMUNALE. SONO STATO QUELLO CHE
NON E’ MAI STATO CERTO DELL’ESITO FINALE DI QUESTO PROCEDIMENTO, I PARERI DEI revisori
dei conti FAVOREVOLMENTE RESI hanno contribuito a spingere in favore dell’approvazione
degli atti oggi oggetto di RIAPERTURA. LA SCELTA CIRCA LA NON APPROVAZIONE
DELLA PROCEDURA DI RIEQUILIBRIO E’ STATA COMUNQUE A MIO AVVISO CORRETTA ANCHE
PERCHE’ NON AVREBBE DATO ALCUNA UTILITA’ . è CHIARO E CONCORDO CHE SE I
creditori “LO BIANCO” DOVESSERO DECIDERE DI AGIRE PER RECUPERARE IL CREDITO,
DOVREMMO PRENDERE ATTO DELLE CONSEGUENZE.
…il parere dei Revisori dei
Conti sebbene favorevole era CONDIZIONATO ALLA ATTIVAZIONE DI PROCEDURA DI
RIEQUILIBRIO
…VORREI RICORDARE ALL’Assessore
CALTANISETTA che “la scelta” circa la non opportunità di attivare la procedura
ex art 243 bis non è stata tale in quanto l’iter è stato INTERROTTO da un PROCEDIMENTO
GIUDIZIARIO IN CORSO. ..IL Comune
doveva saldare i conti non avrebbe fatto altro che ripristinare i numeri
antecedenti al 2014
CONSIGLIO COMUNALE N 2 15
FEBBRAIO 2018 RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO LO BIANCO PIU’ 18 E LO JACONO P PIU’ 2 D PER
COMPLESSIVI EURO 2.917.436,34
Bilancio di previsione 2017 2019 parere non favorevole dei revisori
dei conti .
·
2017 9 DICEMBRE PREVISIONE 2017 2019
REVISORI DEI CONTI ESPRIMONO PARERE NEGATICO BILANCIO 2017 2019
PROTOCOLLO COMUNE 2017 12 11 PROT 17564
Collegio Revisori-ilovepdf-compressed (3)
·
2017 7 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO STEFANO MAGGIORE ANTONINO CROCE CAPO
RAGIONERIA BILANCIO DI PREVISIONE 2017 2019 ALA FINE DI DICEMBRE (delibera di
giunta)
·
ISOLA DELLE FEMMINE BILANCIO PREVISIONE 2017 2019 DELIBERA CONSIGLIO
COMUNALEN 45 29.12.2017
1977 CONTRADA PIANA TRA VIA
LIBERTA’ E LA VIA KENNEDY IL COMUNE RICHIAMATO IN TRE GRADI DI GIUDIZIO NEL
1991
2016 9 MARZO CASSAZIONE
SENTENZA 8398 DEPOSITATA IN COMUNE IL 27 APRILE 2016 RISARCIMENTO
DEI DANNI SUBITI RIFUSIONE SPESE DI
GIUDIZIO NEI CONFRONTI DI LO BIANCO
AGOSTINO ED ALTRI EURO 3.703.774,79
2017 17 MAGGIO ATTO DI
PRECETTO INTROITATI DAL PROTOCOLLO DI ISOLA AL N 7409 E 7410, INTIMAZIONE AL
COMUNE AL PAGAMENTO DI EURO 575.094,82 E DI EURO 3.128.679,97 PER COMPLESSIVI
DI EURO 3.703.774,74 OLTRE AGLI INTERESSI MATURANDI A FAR DATA DAL 5 MAGGIO
2017
20 NOVEMBRE P.E.C. DI LO BIANCO A. PIU’ 18 TRANSAZIONESOMMA RICHIESTA EURO
1.675.000,00
21 NOVEMBRE 2017 P.E.C. LO
JACONO P. PIU’ 2 NON TRANSAZIONE
RICHIESTA EURO 1.242.436,34
2 LUGLIO 2018 DATA
ULTIMATIVA SODDISFAZIONE PROPORSTA TRANSATTIVA
SOSPENSIONE DI OGNI AZIONE ESECUTIV SINO A TALE DATA
2017 29 DICEMBRE CONSIGLIO
COMUNALEN 45 INSERITA NEL BILANCIO DI PREVISIONE 2017 2019 POSTE
(2017 29 DICEMBRE C.C. 43
ENDICONTO 2016 243 BIS CROCE DEBORAH PUCCIO CORTE DEI COONTI N 51 PREDISSESTO
AVANZO AMMINISTRAZIONE PARERE NO REVISORI
DEI CONTI)
IN ENTRATA DI SPESA AL FINE
DI FAR FRONTE AL DEBITO DI EURO 2.917.436,34 PROVEDENDO A VINCOLARE UNA QUOTA
DELL’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE PARI A 350.000,00 EURO DA DESTINARE AL PAGAMENTO
DEL DEBITO.
OLTRE ALLA QUOTA DI AVANZO
DI AMMINISTRAZIONE PER IL
SODDISFACIMENTO DEL DEBITO SI FARA’ RICORSO AD UN MUTUO DA CONTRARRE CON LA
CASSA DEPOSITI E PRESTITI PER LA RIMANENTE SOMMA.
SI PUO’ PROCEDERE AL RICONOSCIMENTO DEI DEBITI FUORI BILANCIO ANCHE
IN ESERCIZIO PROVVISORIO, SI POSSONO FARE SPESE SOLO ATTRAVERSO IL BILANCIO
NON SI PUO’ RICONOSCERE UN DEBITO SOLO FORMALMENET, RITENENDO CHE IL
PARERE DEL COLLEGIO DEI REVISORI LASCIA IL TEMPO CHE TROVA POICHE’ BISOGNA
CAPIRE DOVE E’ ALLOCATA LA COPERTURA FINANZIARIA IN QUANTO CIO’ POTREBBE
INFICIARE GLI EQUILIBRI DI BILANCIO RICORDANDO LE FINALITA’ DELL’ART 194 LETTERA A DEL TUEL DICHIARA ANCORA CHE I TEMPI NON SARANNO RISPETTATI PER CUI DOVRA’
DICHIARARE UN DISSESTO PER CUI NON SI COMPRENDE DOVE PORTERA’ LA PROCEDURA SIN
QUI ESEGUITA, RITENENDO NECESSARIO FARE PREVENTIVAMENTE IL BILANCIO E DOPO DI
CHE RICONOSCERE IL DEBITO COSI’ MCHE SI SENTIRA’ PIU’ TRANQUILLO .
L’ASSESSORE
CALTANISETTA ESAMINATO I PARERI DELLA Corte dei Conti con
il Collegio dei revisori dei Conti, la variazione degli orientamenti della
Corte dei Conti che finiscono per riconoscere tale possibilità il percorso dell’amministrazione
era un percorso obbligato perché vi erano delle trattative in corso con la condivisione
del Collegio col Responsabile Finanziario col Segretario Comunale. Congelato le
somme dovute con la transazione che si farà lunedì 19 febbraio e dopo di che il
bilancio essendo già stati presi contatti con la CASSA DEPOSITI e PRESTITI.
L’imposta di registro resta fuori dall’accordo e il suo ammontare circa euro 90.000,00.
La nave sta per affondare
dove i marinai a bordo pare che buttino acqua con il secchio.
L’accordo transattivo non
prevede l’imposta di registro, che a detta dell’assessore Caltanisetta sarà
compensata con i risparmi derivanti dalla transazione a cui aderirà un gruppo
di creditori..
Non condivisibile l’impostazione
di tutto il procedimento ed il bilancio 2017 NON contempla il debito in
questione e che oggi vi è una situazione paradossalmente contraria, là dove vi
è un AVANZO IPOTETICO di 350.000,00 che costituisce una INCOGNITA
2016 29
DICEMBRE BOLOGNA SINDACO BILANCIO
PREVISIONE 2016 NOTA 17259 14 12 2016 PARERE REVISORI DEI CONTI ESCLUSIVA
IPOTESI CHE L'ENTE FACCIA RICORSO AL
243 BIS
CORTE DEI CONTI DELIBERAZIONE 90 2018 PRSP
RITARDO NEL'APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE
2016/2018
IL DISAVANZO dell'esercizio 2015 troverebbe copertura
per euro 387.000 nel 2016 e per euro
387.000 nel 2017 E' IRREGOLARE IL FATTO CHE IL RIPIANO DEL DISAVANZO
DELL'ESERCIZIO 2015 SIA STATO PREVISTO PER IL 2017 E PER IL 2018, TRALASCIANDO
LA DOVEROSA COPERTURA NELL'ESERCIZIO 2016.
L'ANOMALA quantificazione del Fondo Pluriennale
Vincolato; infatti, il fondo pluriennale in entrata per l'anno 2016 per spese
correnti 8euro4.670.752,72) non coincide con il relativo importo iscritto nel
rendiconto 2015 ( euro 4.761,852,50) e con il dato della colonna a) del prospetto ella composizione per missioni
e programmi, allegato J) al bilancio di pevisione ( euro 146.267,78)
ASSENZA di stanziamenti per accantonamenti epr
passività potenziali indennità di fine mandato e perdite delle società
partecipate
2016 29 DICEMBRE C.C. 53 PREVISIONE 2016 PARERE
REVISORI ATTIVARE IMMEDIATAMENTE LA PROCEDURA DISSESTO GRADINO VIVIANA NOI NO
SPENDIAMO
2017 20 NOVEMBRE PRESIDENTE RAPPA CONVOCAZIONE C.C. 30
11 2017 PROT 16734 RENDICONTO 2016
2017 30 NOVEMBRE CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA 42
RENDICONTO 2016 CORTE DEI CONTI DELIBERA
53 MAGGIORE ANTONINO CROCE PREDISSESTO
PUCCIO DEBORAH
2017 9 NOVEMBRE C.C. DELIBERA 35 INTER PADR
DICHIARAZIONE CALTANISETTA CORTE DEI CONTI 51 2017 PRSP 21 12 2016 MISURE
CORRETTIVE
2017 11 OTTOBRE GIUNTA 126 INTREVENTO COMISSARIO AD
ACTA MODIFICA DELIB 115 01 09 17 CHE MODIFICA 94 2017 RENDICONTO 2016 PARERE
NEGATIVO REVISORI
2017 15 SETTEMBRE
PROTOCOLO COMUNE ISOLA DELLE FEMMINE 13127 REVISORI DEI CONTI PARERE NON
FAVOREVOLE CONSUNTIVO 2016 BOLOGNA
PUCCIO DEBORAH MAGGORE CROCE ANTONINO
2017 1 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACODELIBERA GIUNTA 115
ANNULLA 94 31 07 17 RENDICONTO 2016
MAGGIORE ANTONINO CROCE FIRMA DIGIT 6 9
17
2017 31 LUGLIO BOLOGNA SINDACO DELIB GIUNTA 94
RENDICONTO 2016 MAGGIORE ANTONIO CROCE
PUCCIO DEBORAH LA RETRODATAZIONE DELLA NOMINA
2017 28 LUGLIO
BOLOGNA SINDACO GIUNTA 92 MAGGIORE CROCE RIACCERTMENTO RESIDUI ESERCIZIO
FINANZIARIO 2016
2017 19 MAGGIO BOLOGNA SINDACO C.C. 14 DELIBERA CORTE
DEI CONTI51 2017 PRSP 21 12 17 243BIS DEBORAH PUCCIO C.C. 53 29 12 16 N3C3SSAR
2017 13 GENNAIO BOLOGNA SINDACO DETERMINA 2 NOMINA
MAGGIORE CROCE ANTONINO 2 SETT
FINANZIARIO 4 SETT POLIZIA MUNICIPALE DEBORAH PUCCIO SAJEVA
2016 29 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO C.C. DELIBERA 53
BILANCIO DI PREVISIONE DEBORAH PUCCIO REVISORI DEI CONTI DUP b
2016 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO BILANCIO
PREVISIONE 2016 2018 MOLTE CRITICITA'
DEBITI FUORI BILANCIO ENTRATE DUBBIE RECUPERO TRIBUTI INFEFFICIENTI PAG
32 REVISORI CONTI DEBORAH PUCCIO
2016 29 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO C.C. DELIBERA 53
BILANCIO DI PREVISIONE DEBORAH PUCCIO REVISORI DEI CONTI NOTA INTEGRATIVA h
2016 29 DICEMBRE
BOLOGNA SINDACO CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA 53 APPROVAZIONE BILANCIO PREVISIONE
2016 COMMISSARIO LEONELLI DANIELA D.A. 106 SERV3 16.06.2016 FALLIMENTO
2016 29 DICEMBRE BILANCIO PREVISIONE 2016 CONS COMUN
DELIB N.16 SEZAUT 2012 INPR C O R T
E C O N T I ARTICOLO 243 BIS TUEL
RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE DICHIAR PDR
2016 13 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO NOTA PROT 17083 LA RESPONSABILE DELL'UFFICIO RAGIONERIA
DEBORAH PUCCIO CHIEDE DI ESSERE SOLLEV
2016 21 DICEMBRE CORTE DEI CONTI DELIBERAZIONE SRCSIC
51 2017 PRSP 2014 2015 PREDISSESTO FINANZIARIO MAGGIORE CROCE ANTONINO IL
GIALLO DELLA NOMINA DEBORAH PUCCIO
2016 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO BILANCIO
PREVISIONE 2016 2018 MOLTE CRITICITA'
DEBITI FUORI BILANCIO ENTRATE DUBBIE RECUPERO TRIBUTI INFEFFICIENTIPAG
32 REVISORI CONTI
2016 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO BILANCIO
PREVISIONE 2016 2018 MOLTE CRITICITA'
DEBITI FUORI BILANCIO ENTRATE DUBBIE RECUPERO TRIBUTI INFEFFICIENTI PAG
32 REVISORI CONTI DEBORAH PUCCIO
2018 18 APRILE DELIBERAZIONE CORTE DEI CONTI N 90 2018
PRSP
Per quanto attiene alla relazione sul bilancio di
previsione 2016/2018, dalla documentazione pervenuta e dalla successiva
attività istruttoria è emerso quanto segue:
1. Il ritardo dell’approvazione del bilancio di previsione,
avvenuta con deliberazione consiliare n. 23 del 29 dicembre 2016.
Il Comune ha dedotto che il ritardo è derivato da
difficoltà organizzative dell’ufficio finanziario e dal rinnovo del software
gestionale.
La Corte rinvia alle considerazioni espresse nel
sottoparagrafo n. 1 della lettera A) in merito alla tempestività
dell’approvazione dei principali atti del ciclo del bilancio.
2. Il
disavanzo dell’esercizio 2015 troverebbe copertura per euro 387.000 nel 2016 e
per euro 387.000 nel 2017 (vds. “ulteriori informazioni” del punto 1.12 del
questionario); su tale aspetto occorrono chiarimenti.
Il Comune ha sostenuto che: a)- il disavanzo al 31
dicembre 2015 trova copertura non già nel 2016 ma nel 2017 e nel 2018
unitamente all’importo di euro 140.627,70, che è la quota annuale del ripiano
del disavanzo da riaccertamento straordinario; b)- nel bilancio del 2016 è
stata prevista solo la copertura del disavanzo da riaccertamento ma non di
quella del disavanzo del 2015
La Sezione osserva che è irregolare il fatto che il
ripiano del disavanzo dell’esercizio 2015 sia stato previsto per il 2017 e per
il 2018, tralasciando la doverosa copertura nell’esercizio 2016.
3. L’anomala
quantificazione del FPV; infatti, il fondo pluriennale in entrata per l’anno
2016 per spese correnti (euro 4.670.752,72) non coincide con il relativo
importo iscritto nel rendiconto 2015 (euro 4.761.852,50) e con il dato della
colonna a) del prospetto della composizione per missioni e programmi, allegato
J) al bilancio di previsione (euro 146.267,78).
L’Amministrazione ha sostenuto che gli importi del FPV
non coincidono, poiché il FPV di parte corrente del 2015 è composto dalla somma
di euro 4.670.752,72 derivante da reimputazioni da effettuare nel 2016 e dalla
somma di euro 91.099 da reimputazioni da effettuare nel 2017.
Il Collegio esprime perplessità sulla quantificazione
del FPV e rinvia alle considerazioni esposte nel sottoparagrafo n. 8 della
parte A) della presente deliberazione.
4. L’assenza
di stanziamenti per accantonamenti per passività potenziali, indennità di fine
mandato e perdite delle società partecipate.
L’Amministrazione ha affermato che non si è ritenuto
prevedere alcuno stanziamento, tenuto conto dell’esito favorevole del
contenzioso con l’ATO PA 1.
La Sezione osserva che l’esito favorevole del giudizio
con l’ATO PA 1 riguarda soltanto le pretese sino al 2012; pertanto, il Comune
avrebbe dovuto tener conto di tutte le altre liti pendenti anche con altri
soggetti, inclusa quella per la quale frattanto è stata pronunciata sentenza
definitiva di condanna al pagamento di quasi 3,8 milioni di euro.
5. In merito allo stanziamento per debiti fuori bilancio,
l’Ente dovrà chiarire l’importo complessivamente stanziato ed impegnato
nell’esercizio 2016 anche con specifico riferimento al giudizio ove è rimasto
definitivamente soccombente per euro 3.793.091,89.
Il Comune ha dedotto che non è stato ritenuto opportuno
prevedere alcuno stanziamento.
Ad avviso della Corte, l’assenza di stanziamenti per i
debiti fuori bilancio non rispetta i principi contabili del decreto legislativo
n. 118 del 2011 e non è prudente; si rinvia per ogni altra considerazione ai
sottoparagrafi n. 4, 10 e 11 della parte A) della presente deliberazione.
6. La mancata attuazione degli adempimenti propedeutici
all’applicazione del principio della contabilità economico-patrimoniale, di cui
all’allegato n. 4/3 del d.lgs. 118/2011.
L’Amministrazione ha affermato che: a)- la Giunta con
deliberazione n. 47 del 28 aprile 2018 ha provveduto all’aggiornamento
dell’inventario; b)- nel 2017 sono stati introdotti la contabilità economica e
il piano dei conti integrato.
L’Ente dovrà assicurare la tempestività degli
adempimenti connessi alla contabilità armonizzata, essendo funzionali ad
un’integrale e veritiera rappresentazione della situazione economico- finanziaria.
***
Infine, in sede di deferimento si è constatato che
l’organo di revisione ha subordinato il parere favorevole al bilancio di
previsione 2016 esclusivamente all’ipotesi che l’ente ricorra alla procedura di
riequilibrio di cui all’art. 243 bis e seguenti del T.U.E.L.. Con la deliberazione consiliare n. 53 del 29 dicembre
2016, relativa all’approvazione del bilancio di previsione 2016/2018, è stato dato mandato al responsabile del servizio
finanziario per la predisposizione dei provvedimenti conseguenti; il medesimo
responsabile, con nota prot. 16923 del 09 dicembre 2016, ha segnalato profili
di criticità generali che investono il documento di programmazione. E’ stato
quindi richiesto all’ente di chiarire se e in quale misura sia stato dato
seguito alle indicazioni dell’organo di revisione e del responsabile dei
I consiglieri del gruppo PDR premesso:
DEBITI FUORI BILANCIO
L’evoluzione dei debiti fuori bilancio è nota a tutti i
consiglieri:
• Al 31/12/2012 erano attestati per una cifra
pari a € 729.905,17. La Sezione di controllo della Corte dei Conti ha sollevato
motivi di preoccupazione per questa situazione (giusta deliberazione n.
174/2014/PRSP del 1 ottobre 2014);
• Al 31/12/2013, grazie al riconoscimento per €
511.132,58 da parte della Commissione Prefettizia,
l’ammontare dei debiti fuori bilancio si è ridotto a € 231.676,87. Nonostante
ciò, la Sezione di controllo della Corte
dei Conti ha evidenziato per l’esercizio 2013 il perdurare di una situazione preoccupante per i debiti
fuori bilancio (giusta deliberazione n. 8/2016/PRSP
del 12/01/2016). In detta deliberazione, i giudici contabili hanno sottolineato come l’attuale Consiglio comunale, dinnanzi
una situazione già definita preoccupante per
gli equilibri di bilancio, non ha fornito concreti indirizzi al fine di
correggere le disfunzioni contabili.
• Al 31/12/2014, nonostante il riconoscimento
di ulteriori debiti fuori bilancio per € 49.330,32 da parte della Commissione Prefettizia, i
debiti fuori bilancio sono aumentati fino a € 634.393,78 a
seguito di una nuova ricognizione eseguita dai responsabili degli uffici.
• Al 30/12/2015 è stato approvato il bilancio
di previsione 2015 con uno stanziamento per
fondo rischi pari a € 634.393,78 da impiegare per il pagamento di detti
debiti. Malgrado ciò, durante
l’esercizio, sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio soltanto per €
12.870,56 pari allo 0,22% delle entrate
correnti, in piena analogia con le gestioni pre-commissariali, evidenziando sull’argomento dei debiti fuori
bilancio, il totale disimpegno di questa
Amministrazione rispetto alla gestione dei Commissari Prefettizi.
Un’Amministrazione, che come hanno già sentenziato
i giudici contabili, non ha fornito indirizzi concreti alla risoluzione del problema dei debiti fuori
bilancio.
La situazione sopra rappresentata è nota a tutti i consiglieri
chiamati oggi ad approvare il rendiconto
di gestione 2015.
Questo gruppo di opposizione, dal momento dell’insediamento, ha
sempre posto all’attenzione dell’assise
civica il tema dei debiti fuori bilancio, fino alla formale diffida al
Presidente del Consiglio durante la
seduta consiliare del 18/02/2016. In quell’occasione è stato chiesto, al Presidente
del , all’Amministrazione comunale e al Segretario Generale, ciascuno per
quanto di rispettiva competenza, di
porre in essere con ogni immediatezza gli atti necessari per il
riconoscimento della legittimità, da parte dell’Organo consiliare,
di tutti i debiti fuori bilancio mai ricondotti
all’interno della contabilità dell’Ente (giusta deliberazione consiliare del
18/02/2016, n. 4). A distanza di 9 mesi
non abbiamo ancora nessun risultato concreto.
Nessun consigliere può ritenersi in buona fede sulla votazione
dell’attuale situazione contabile.
L’allarme negli anni è stato lanciato forte e chiaro da tutti i
tecnici. A pag. 35 della relazione del Collegio
dei revisori che ha accompagnato il rendiconto della gestione 2014 (giusta nota
prot. 9052 del 15/07/2015), è prescritto: “Il
finanziamento dei debiti fuori bilancio deve trovare prioritaria e immediata copertura nel redigendo bilancio di
previsione 2015, prevedendo le necessarie risorse per potervi fare fronte. Inoltre, la consistente entità
dei debiti fuori bilancio segnalata e quelli che potenzialmente potrebbero ancora sorgere minano gli
equilibri finanziari dell’ente”.
E ancora, nella nota tecnica allegata al bilancio di previsione
2015, l’Ufficio economico e finanziario comunale
ha evidenziato che nel “lungo e
travagliato iter di redazione dello schema di bilancio di previsione 2015/2017 sono stati riscontrati
gravi problemi di compatibilità dell’obiettivo del pareggio di bilancio con il mantenimento degli equilibri
finanziari, da un lato, e con il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno dall’altro. E la
compatibilità raggiunta soggiace, invero, al verificarsi di numerose condizioni di base non tutte facilmente
realizzabili”. In particolare, l’ufficio ha confermato il
“quadro prospettivamente preoccupante sul grado di
sostenibilità finanziaria delle stesse spese di funzionamento” e ha evidenziato “un elevato numero di debiti fuori bilancio.”.
La buona fede di questo Consiglio comunale cessa definitivamente
oggi, a pag. 43 dell’odierna relazione
del Collegio dei Revisori, dove viene riportato che “occorre affrontare, senza indugio, la situazione dei debiti fuori bilancio
segnalati dai responsabili dei servizi che ad oggi non risultano riconosciuti; dandone priorità assoluta negli
stanziamenti del redigendo bilancio di previsione 2016/2018”.
PASSIVITÀ POTENZIALI IN CAPO ALL’ENTE E FONDO CONTENZIOSI
In forza ai provvedimenti:
» Sentenza n. 2591/2000 del Tribunale di Palermo Sez. Civ. 1/BIS;
» Sentenza n. 1788/2010 della Corte di Appello di Palermo III Sez.
Civ.;
» Sentenza n. 8398/16 del 09/03/2016 della Corte di Cassazione
depositata in cancelleria il 27/04/2016
e notificata all’Ente con pec del 04/05/2016.
Si è chiusa la controversia Lo Jacono iniziata nel 1991. Il Comune
di Isola delle Femmine è stato condannato
al pagamento della somma complessiva di €
3.971.691,81 oltre interessi sino alla data dell’effettivo saldo. Ad aggravare l’esito della sentenza ci ha pensato il Presidente
del Consiglio che ha omesso di informare i consiglieri sulla sentenza e
sull’avvenuta notifica del 04/05/2016.
Questa insostenibile passività, già certa ed esigibile fin dal
primo grado di giudizio dove l’ente è stato
sempre soccombente, risulta fuori dalle scritture contabili per una scelta
deliberata e imprudente di questa
Amministrazione Comunale, avallata senza indugi dai voti della maggioranza consiliare che la sostiene. Emblematico,
in tal senso, quanto accaduto nella seduta consiliare del 10 marzo 2016 per l’approvazione
della proposta “Misure correttive ex art. 148bis
comma 3 TUEL Rendiconto di Gestione 2013 – Delibera Sezione di Controllo Corte
dei Conti n. 08/2016/PRSP – Analisi criticità e misure correttive (giusta deliberazione consiliare n. 11 del 10/03/2016), dove il consigliere
di maggioranza, Avv. Caltanissetta, definendo i richiami della Corte come “procedure routinarie”, ha
affermato: “allo stato il debito risulta del
tutto potenziale ed inoltre vi sono da parte della controparte diverse pendenze
debitorie nei confronti dell’ente”. La
proposta è stata votata favorevolmente soltanto dai consiglieri di maggioranza.
In data odierna, oltre a non conoscere i termini della sentenza non si
conoscono nemmeno le sopracitate pendenze debitorie della controparte nei
confronti dell’ente.
L’atteggiamento di questa Amministrazione, in antitesi rispetto al
principio contabile della prudenza secondo il
quale tutte le perdite anche se non definitivamente realizzate devono essere
riflesse in bilancio, era già stato messo in opera qualche mese
prima della citata seduta del marzo 2016, in sede di costituzione del Fondo rischi spese legali e rischi soccombenza nell’ambito dell’approvazione della
proposta di “Ripiano del maggior disavanzo da
riaccertamento straordinario dei residui” (giusta
deliberazione consiliare n. 48 del 09/12/2015). In quella occasione, lo
scrivente gruppo ha bocciato la proposta (poi risultata scaturita da una
deliberazione di giunta errata, la n. 157 del 15/10/2015, rettificata soltanto
il 26/09/2016 con deliberazione di giunta
n. 122) per le tre seguenti motivazioni costituenti la dichiarazione di voto
scritto:
» La proposta di ripiano non è corredata dal parere del collegio
dei revisori.
» La proposta di ripiano arriva in Consiglio Comunale 62 giorni dopo
l’approvazione della delibera di
riaccertamento straordinario dei residui in violazione del comma 2 dell’Art. 2 del richiamato D.M. 02/04/2015 che dispone 45
giorni;
» La proposta non opera alcun accantonamento al fondo rischi spese
legali e rischi soccombenza (All. 4/2 al
D.Lgs. 118/2011 - punto 5.2 lettera h) sulla base di una ricognizione del contenzioso esistente a
carico dell’ente formatosi negli esercizi precedenti.
L’accantonamento riguarda esclusivamente € 634.393, 78 relativi ai
debiti fuori bilancio da riconoscere del
I Settore (€ 563.630,55 giusta nota prot. 8575 del 07/07/2015) e del V Settore (€ 70.763,23 giusta nota prot. 8422 del
03/07/2015).
Oggi, a pag. 30, il Collegio dei Revisori analizza: “È stata
accantonata la somma di € 634.393,78, secondo
una determinazione che non
rispetta le modalità previste dal principio
applicato alla contabilità finanziaria
al punto 5.2 lettera h) per il pagamento di potenziali oneri derivanti da
sentenze”.
Quindi i consiglieri comunali sapevano di questa anomalia già dal
dicembre 2015.
A pag. 43 il Collegio sentenzia: “Tale ultimo debito (Lo
Jacono, ndr), considerata l’entità, qualora non
si raggiungesse un accordo transattivo
che comporti o una notevole riduzione del debito o una lunga rateizzazione del pagamento determinerebbe
una situazione finanziaria che potrebbe comportare il dissesto finanziario dell’ente.
Si invita, in tal senso, l’Amministrazione a verificare
se a tale debito si possa far fronte con la contrazione di mutuo erogato dalla Cassa DD.PP. e a tal fine
si ritiene che si debba provvedere, senza ulteriormente attendere, all’approvazione del bilancio
2016-2018, strumento finanziario indispensabile per effettuare eventualmente tale operazione.
Per le motivazioni sopra dette, si ritiene indispensabile
e urgente che si provveda in tempi brevi alla
definizione del giudicato Lo Jacono con carico di relazionare il
collegio; in tal senso si esplicita formale
prescrizione al responsabile del servizio Rosina Notarstefano e si
assegna il termine di trenta giorni”.
Ad aggravare questa situazione è il mancato allineamento dei dati
contabili degli organismi partecipati.
In particolare, la Servizi Comunali Integrati R.S.U. S.p.a. – ATO PA1, a valle
della revisione del proprio bilancio al
31/12/2014, ha inviato una recente missiva (giusta nota prot. ATO PA1 9432 del 20/10/2016) con la quale attesta
che il debito in carico al Comune di Isola delle Femmine è di € 6.853.037,90.
L’ammontare del debito non è stato confermato dal Responsabile del V settore LL.PP. (giusta nota prot. 14656 del
31/10/2016). A pag. 36 della relazione del Collegio dei revisori si legge che sul capitolo
inerente i rapporti con l’ATO PA1 risultano residui passivi per €
3.793.097,89. Quindi anche in questa vicenda, il
Consiglio Comunale è pienamente cosciente che
potrebbero emergere delle ingenti passività tuttora tenute fuori dalle
scritture contabili.
Quanto asserito oggi dal Collegio dei Revisori, dunque, era ben
noto all’Amministrazione comunale fin
dall’insediamento e tutti gli interventi e le deliberazioni successive, sempre
avallate senza indugio dal voto della
maggioranza consiliare, altro non hanno fatto che confermare questa strategia
imprudente e dissimulatoria del disavanzo di bilancio e delle sue reali
dimensioni.
Ancora una volta, per il voto favorevole accordato dai consiglieri
di maggioranza è da escludere la l’esimente
della buona fede.
MAGGIORI ENTRARE E ANOMALIA DEL PROGRAMMA PER LA LOTTA ALL’EVASIONE
Il tema dell’evasione tributaria ha avuto un ruolo centrale nello
scioglimento dell’ente nel 2012 tanto
che la relazione a firma del Prefetto Postiglione ha dedicato una intera
sezione intitolata
“CONDIZIONI
ECONOMICHE DEL COMUNE E GESTIONE DEL PATRIMONIO”.
In particolare, si legge che “è
stata posta in rilievo la sussistenza di una rilevante evasione tributaria nei confronti della quale l'amministrazione,
negli anni, non ha posto in essere un'efficace azione di contrasto né una decisa attività per il recupero dei
tributi. L'amministrazione pertanto non solo non ha posto in essere le opportune verifiche e iniziative per una
corretta gestione delle entrate ma con la propria condotta ha, di fatto, favorito il concretizzarsi di una situazione
in cui il tasso di evasione fiscale risulta più elevato con riferimento ai soggetti riconducibili o
appartenenti a famiglie mafiose”.
La commissione d’accesso ha posto in evidenza la delibera n. 61
del 2010, con la quale la Giunta comunale
del 2012 approvava un progetto straordinario per l'accertamento ed il recupero
dei tributi locali evasi negli ultimi
cinque anni e l'aggiornamento delle banche dati COSAP, ICP e ICI.
2010 8 GIUGNO DELIBERA GIUNTA 61 Approvazione progetto per
l'accertamento e il recupero dei tributi locali
2012 14 MAGGIO DELIBERA GIUNTA 40 Provvedimenti d’urgenza
necessari ad assicurare gli assetti finanziari
Dalle analisi è emerso che “il
progetto rimane ancora tale, che la tanto preannunciata azione di recupero non è stata intrapresa e che da tale
inefficienza e voluta incapacità, che contribuiscono pesantemente a determinare condizioni di squilibrio alle
finanze comunali, continuano a trarre vantaggio in particolar modo i soliti soggetti…”.
Questo tema ha delle pericolose corrispondenze con l’attuale
rendiconto dell’esercizio 2015.
Facendo riferimento allo schema di pag. 17 della Relazione
dell’Organo di Revisione emerge la seguente
situazione anomala: sulle previsioni iniziali (attenzione fatte il 30/12/2015) di € 1.374.335,00
di recupero evasione per IMU e TARI, al 30/09/2016 sono stati incassati 0 euro.
Questa operazione che di fatto ha consentito di iscrivere in
entrata oltre un milione di euro, a parere
dello scrivente gruppo viola i principi di prudenza e gonfia l’ammontare dei
residui attivi.
Infatti, in riferimento al solo recupero dell’evasione IMU e TARI
si è passati da un residuo di € 950.532,47
del 01/01/2015 da un residuo di € 1.990.610,47 al 31/12/2015, con un incremento
di oltre il 100% della posta residuale.
Il progetto di questa Amministrazione comunale, presentato in fase
di approvazione del bilancio di
previsione come una grande operazione di sanificazione
dei conti dell’ente, resta un mero spot elettorale, tanto che il Collegio dei
Revisori a pag. 6 riporta: “la lotta
all’evasione non ha ancora generato
alcun gettito finanziario” e prescrive a pag. 17
“l’accantonamento al fondo crediti
di dubbia esigibilità”.
Addirittura, in materia di lotta all’evasione fiscale per un
progressivo risanamento dell’Ente, questa
Amministrazione ha istituito un ufficio di gabinetto ai sensi dell’art. 50 del
vigente regolamento comunale
sull’ordinamento degli uffici e dei servizi comunali (giusta determinazione del sindaco del 07/09/2015, n. 16).
L’obiettivo di questo ufficio era l’elaborazione e l’esecuzione di un progetto di lotta all’evasione da
redigersi entro 30 giorni dalla costituzione. Alla data odierna non si conoscono i dettagli di detto piano,
ma a giudicare dai risultati nulli questo gruppo di opposizione prende a prestito una frase della
relazione di scioglimento dell’ente e afferma senza indugio che “il progetto rimane ancora tale”. La costituzione dell’Ufficio di gabinetto è stata confermata anche per l’esercizio 2016 con
determinazione sindacale n.3 del 15/02/2016.
Gli effetti prodotti da questa maggiore previsione di entrata
potrebbero avere ripercussioni fatali per
gli equilibri di bilancio. Infatti, il dato ancor più grave è che queste
entrate eccezionali e non ripetitive
contabilizzate per € 1.388.531,24 sono state quasi per intero destinate per la copertura di spese correnti.
In dettaglio: € 1.281.541,86 di entrate accertate ma non riscosse,
sono stati utilizzati per coprire la spesa
corrente e quindi la spesa per la gestione quotidiana dell'ente e l'erogazione
dei servizi comunali che in totale
ammonta a € 4.935.066,47. L’incidenza è del 25,97%: il
dato emerso è inquietante.
Come riporta il Collegio dei revisori a pag. 10 “la Corte dei Conti sezione regionale di controllo per la Toscana…ebbe ad individuare
nel 8% delle spese correnti il limite al di sopra del quale il ricorso a entrate straordinarie rappresentata
sintomo di disagio gestionale”. Più che
di disagio questi numeri rappresentano
una situazione di default dell’ente.
A tal riguardo il Collegio dei Revisori a pag. 22 auspica “che l’ente destini in futuro tutte le entrate programmate al finanziamento di spese di
natura straordinaria e/o degli investimenti, evitando di finanziare spesa corrente di natura non straordinaria”.
Anche in questo caso il Consiglio Comunale chiamato al voto è in
piena coscienza di questa situazione
definita dai tecnici come anomala (pag. 20 della Relazione del Collegio dei Revisori).
RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE – CODICE DELLA STRADA
L’esercizio 2015 si è chiuso con un disavanzo di € 776.000,26 che peggiora
il disavanzo della gestione 2014 e
costringe ad un ripiano triennale che graverà certamente sui servizi per la cittadinanza.
La previsione di entrata sul titolo I e III di € 5.647.776,77 ha subito
una contrazione di oltre ottocentomila
euro in fase di accertamento fermandosi a €
4.832.412,79, e a tal riguardo non bisogna mai perdere di vista che il documento
di previsione è stato approvato il 30/12/2015. In fase di riscossione, invece, l’entrata è
scesa fino a € 2.758.635,08 creando oltre 2mln di euro di
residui attivi. Questa inefficienza dell’Amministrazione la pagano i
cittadini sugli interessi dell’anticipazione di cassa.
In particolare, risulta emblematica la situazione del titolo III
in riferimento alle entrate relative ai proventi delle violazioni al codice della strada. Il Collegio dei Revisori a pag. 21 riporta il seguente andamento:
L’andamento della riscossione è logico, sostenibile e pressoché
invariato. Il dato inspiegabile è quello
dell’accertamento: rispetto al 2014 è riportata una minore entrata di €
1.022.529,70. In fase di approvazione
del bilancio di previsione 2015 (30 dicembre 2015) erano stati previsti per
questa risorsa € 250.000,00. In fase di
accertamento la risorsa si è fermata a € 68.455,24 con una minore entrata di oltre 180mila euro. Anche in
questo caso lo scrivente gruppo ritiene che sia stato palesemente violato il principio di prudenza
stante che il bilancio di previsione è stato approvato il penultimo giorno della chiusura
dell’esercizio 2015.
Inoltre, lo scrivente gruppo ritiene singolare il fatto
che una minore entrata di oltre 1 mln di
euro sul titolo III rispetto al 2014 e relativa ai proventi delle
violazioni al codice della strada, coincida
con una maggiore entrata di circa 1mln di euro sul titolo I in riferimento al
recupero evasione IMU e TARI (1,3 mln di
euro accertati e 0,00 riscossi) per l’esercizio 2015.
Il Collegio dei Revisori a pag. 20 della Relazione definisce la
situazione “anomala”. Lo scrivente gruppo
ritiene che il Presidente del Consiglio e il Sindaco dovrebbero avviare
un’indagine interna e segnalare
contestualmente l’anomalia alla Procura della Corte dei Conti al fine di
rispettare i principi di veridicità e
trasparenza nei confronti della cittadinanza e della serenità dei consiglieri chiamati alla votazione del bilancio
dell’ente.
PATRIMONIO DEI BENI
A pag. 42 il Collegio dei revisori osserva: “l’inesistenza dell’inventario dei beni mobili” e prescrive “di provvedere, con sollecitudine,
all’aggiornamento degli inventari dei beni immobili e alla redazione dell’inventario dei beni mobili e,
conseguentemente, alla rielaborazione del conto del patrimonio”.
Anche in questo caso non può essere accordata la buona fede
dell’Amministrazione in quella che è una
grave violazione di legge. Infatti, la prescrizione all’aggiornamento degli
inventari dei beni mobili e immobili era
già stata sollevata dal Collegio dei Revisori in sede di approvazione del rendiconto 2014. Anche la sezione di
controllo della Corte dei Conti, nelle citate deliberazioni n. 174/2014/PRSP e n. 8/2016/PRSP ha sollevato
l’anomalia del conto del patrimonio.
Ciononostante, nella seduta consiliare del 8 ottobre 2015, in sede
di approvazione del rendiconto 2014, la
maggioranza consiliare ha bocciato una mozione dello scrivente gruppo che
impegnava il Sindaco e la Giunta
Comunale a procedere all’immediata elaborazione del patrimonio dei beni mobili comunali (giusta deliberazione
consiliare n. 42 del 08/10/2015) con la seguente motivazione pronunciata dal capogruppo: “irrilevante ai fini dell’approvazione del rendiconto”.
Per l’inventario dei beni mobili, con deliberazione di giunta n.
139 del 28/10/2016, è stato approvato
l’elenco dei beni mobili comunali che non è redatto secondo il “Regolamento concernente
le gestioni dei consegnatari e dei cassieri delle Amministrazioni dello Stato” entrato in vigore il 12
gennaio 2003 (D.P.R. 4 settembre 2002, n.254, pubblicato sul supplemento ordinario n. 209 della Gazzetta Ufficiale n.
266 del 13 novembre 2002 – Serie Generale) e pertanto si rileva il perdurare di questa ulteriore
anomalia abbondantemente conosciuta da questa Assise.
CONCLUSIONI
Le predette contestazioni da parte dello scrivente gruppo non
riguardano soltanto la situazione contabile
rendicontata per l’esercizio 2015, ma riguardano la condotta del Sindaco, della
Giunta e dei Consiglieri di maggioranza
nei confronti della situazione contabile dell’ente a più riprese allarmata dai rilievi della Corte dei Conti,
del Collegio dei revisori e del Responsabile del settore economico e finanziario.
A tal proposito giova ricordare che quando gli organi istituzionali
esercitano una funzione loro propria,
l'apporto tecnico favorevole non ne esclude la responsabilità. In tal senso la
Corte dei Conti, ha precisato che
l'esimente di responsabilità può operare soltanto quando l'atto generativo del danno ingiusto riguardi “materie di particolare difficoltà tecnica e giuridica,
dovendosi altrimenti ritenere che
l'evidenza dell'erroneità dell'atto sia tale da escludere la stessa buona fede
dei titolari dell'Organo politico”. Ma in questa situazione non può essere accordato nessun
esimente a nessun consigliere comunale.
A parere nostro, da due anni è in corso un pericoloso tentativo di
dissimulare la reale situazione deficitaria
dell’ente.
Ci chiediamo in questa sede se siamo innanzi ad un bilancio ideologicamente falso, con previsioni di entrata
chiaramente sovrastimate, basti pensare al caso degli 1,3mln di euro di recupero evasione non riscossi, ed omissioni
nell'iscrizione di spese già prevedibili poiché fondate su un titolo certo ed esigibile, come il caso
della sentenza Lo Jacono, nonché omissioni
nell'iscrizione di una ingente mole di debiti fuori bilancio assunti nel
corso dei precedenti esercizi.
Emblematico, oltre che sospetto e meritevole di indagine,
è il caso delle entrate eccezionali non ripetibili
del recupero evasione che hanno compensato il buco di oltre 1mln di euro di
minori entrate delle sanzioni per
violazione del codice della strada e hanno finanziato il 26% della spesa corrente.
I consiglieri chiamati ad approvare questo documento contabile non
possono dire di non essere nella piena
consapevolezza del fatto che questo rendiconto smaschera un equilibrio di
bilancio di previsione in realtà
insussistente che ha prodotto un disavanzo di ottocentomila euro. Il parere favorevole
dei revisori e dei tecnici, già esitante nel documento previsionale, in questo
rendiconto è intriso di prescrizioni e
rilievi, tanto che nella relazione, a pag. 44, il Collegio sembra abbandonare ogni fair-play lessicale quando
afferma che “relativamente alla situazione
debitoria complessiva non si è in grado
di attestarne la completezza e l’attendibilità”.
A parere degli scriventi, le reali dimensioni del deficit sono
ancora tutte da decifrare. La mole dei debiti
fuori bilancio, i contenziosi non riportati all’interno della contabilità
dell’ente, il mancato allineamento dei
dati contabili degli organismi partecipati, sollevano
più di un dubbio sul reale rispetto dei
parametri di deficitarietà e le capacità di indebitamento dell’ente, parametri
che andrebbero certamente ricalcolati
alla luce di una situazione contabile più aderente alla realtà.
L’attuale amministrazione, in tema di contabilità, detiene i
seguenti imprudenti e poco invidiabili primati:
• Rendiconto 2014, approvato con grave ritardo
l’8 ottobre 2015, solo dopo l’insediamento del
commissario ad acta;
• Previsione 2015, approvato con grave ritardo
il 30 dicembre 2015, solo dopo l’insediamento
del commissario ad acta e grazie alla rinuncia, da parte dei consiglieri
di opposizione, dei tempi minimi
necessari per esaminare i documenti previsti dal regolamento contabile;
• Mancata approvazione della verifica degli
equilibri di bilancio esercizio 2015;
• Rendiconto 2015, approvato con grave ritardo
oggi 18 novembre 2016, solo dopo l’insediamento
del commissario ad acta;
• Previsione 2016, ancora in elaborazione con
commissario ad acta già insediato.
Le responsabilità di questa
Amministrazione, che non ha saputo cogliere col dovuto rigore
politico ed istituzionale, oltre che normativo e regolamentare,
l’importanza dell’approvazione dei documenti
contabili nei tempi prescritti dalla legge, restano
lapidarie.
La giurisprudenza della magistratura contabile è attenta sui
comportamenti volti a diluire nel tempo
o a dissimulare il dissesto. I 34 rinvii a giudizio di Messina e il dissesto di
Carini sono, loro malgrado, due esempi dogmatici.
Per tutto quanto premesso, illustrato e considerato, il gruppo di
opposizione PDR esprime:
VOTO CONTRARIO
Il Notiziario nel 2004 era nato dalla voglia di sdoganare gli
argomenti affrontati in aula consiliare e renderli alla portata di tutta la cittadinanza.
Non tradirò, dunque, la volontà dei padri fondatori se da questo
angolo virtuale, di tanto in tanto, vi aggiornerò
sui lavori in aula. Anche perché, non dimenticatelo mai, quello che si delibera
in aula consiliare con una semplice
alzata di mano ha delle immediate ripercussioni nella nostra vita quotidiana.
Lo farò da capogruppo del PDR, già gruppo Insieme, a nome di Maria
Grazia, Rosellina, Daniela e Giuseppe.
Lo farò a nome di tutti quelli che dietro le quinte ci collaborano. Lo
farò a nome di chi dal 2004 sostiene incessantemente
il nostro movimento di cittadini indomabili.
Ebbene, siamo in
PREDISSESTO.
Ieri, nonostante un malcelato pudore del Sindaco nel chiamare questo
ricorso come “Procedura di riequilibrio
finanziario pluriennale ex art. 243-bis del TUEL”, la sostanza non è cambiata.
Il bilancio del Comune di Isola delle Femmine soffre di gravi
squilibri finanziari non sanabili con le procedure ordinarie previste dal TUEL. Ieri, con un
anno di ritardo e dopo l’insediamento di un commissario ad acta, in Consiglio è arrivato il bilancio di
previsione 2016 in pareggio. Penserete: allora non c’è nessun problema!
Sbagliato. I problemi ci sono e sono tanti. Vi dirò i due più gravi:
1. Il bilancio non tiene conto di una mole di debiti
fuori bilancio, non facilmente determinabile, ma sicuramente stimabile sopra i 5MLN di euro.
2. Nonostante, si continui a tenere fuori dal bilancio questa mole
debitoria, il pareggio dei conti è assicurato
da entrate non ricorrenti (cioè una tantum) e/o difficilmente realizzabili
(cioè incassabili).
Punto 1
Da dove proviene questa montagna di debiti? “Dalle gestioni passate”
hanno subito sentenziato dalla maggioranza.
Dimenticando, però, che molti di questi debiti ereditati dal Bologna-ter,
risalgono al Bologna bis e al
Bologna-primo. Che responsabilità ha dunque questa Amministrazione? Ha la
stessa responsabilità di un medico che
viene chiamato per curare un ammalato e non riuscendoci dice: quando sono
arrivato era già ammalato!!!
Ma non è soltanto questo. Perché nel frattempo questa maggioranza si è
fatta commissariare 4 volte per il bilancio,
ha amministrato sempre in gestione provvisoria senza programmazione, ha
sperperato tutto il lavoro fatto dalla
Commissione prefettizia per risanare i conti a spese della cittadinanza, ha
nominato un responsabile del settore tributi
interno senza procedere con l’esternalizzazione del servizio come espressamente indicato dalla Commissione
prefettizia.
Punto 2
Passano gli anni, cambiano le amministrazioni e gli amministratori
(alcuni però tornano una volta, due volte,
tre volte…), ma il vizio rimane sempre quello: bilancio in pareggio per entrate
“dopate”.
Cosa intendo con questo termine? Intendo che le entrate che pareggiano
le spese certe sono sempre accompagnate
da un altissimo coefficiente di irrealizzabilità. In altre parole: fra il 2015
e il 2016 è stata accertata una entrata
per “Recupero evasione IMU e TARI” di 2,6 MLN di euro. Quante di queste entrate
si trasformeranno in moneta? Poco. Anzi niente, perché fino ad ottobre 2016 su
questa posta era stato incassato € 0,00.
Invece, le spese sono certe: perché se il Comune acquista un cartellone
stradale lo paga. E lo paga con moneta
sonante.
E le multe per il Codice della Strada? Altra storia strana. Un mese fa
abbiamo chiuso il rendiconto 2015 con –
776.000,26 euro. Con tutte le conseguenze normative del caso. Ebbene a 40
giorni di distanza saltano fuori dal
cassetto sanzioni risalenti agli anni 2012, 2013, 2014, 2015 mai immesse a
ruolo per una cifra superiore al milione
di euro. Un bel colpo di “fortuna” in una situazione debitoria come quella del
nostro Comune. Ma di questo milione di
euro su carta, quanto diventerà moneta? Quante di queste contravvenzioni sono decadute? Quante
prescritte? Quante contestabili e annullabili?
Fatto sta che in una situazione di assoluta precarietà dei conti, nel
giro di un mese abbiamo avuto la “fortuna”
di trovare, tra evasori e multe non contabilizzate, un tesoretto di oltre 3,5
milioni di euro. È un po’ come se in una
situazione di difficoltà economica della vostra famiglia, apriste un cassetto
mai aperto prima e ci trovaste dentro
proprio quei soldi necessari a pagare i debiti e chiudere in pareggio i conti.
Un po’ come le storie a lieto fine sotto
l’albero di Natale, no?
Ricapitolando, dunque, debiti fuori bilancio o no, andiamo in predissesto.
Anche perché il cassetto magico non puoi
aprirlo ogni anno…
Quali saranno le conseguenze per i cittadini? Negative. Senza giri di
parole: negative!
Lo Stato ci concede 10 anni per ripianare il debito e un’unica
ricetta: azzerare le spese per i servizi,
innalzare al massimo tutte le tariffe: IMU, TARI, IRPEF e monetizzare
attraverso la vendita dei beni patrimoniali
disponibili.
In queste ultime 2 righe che ho scritto, ci sono già 3 problemi
enormi:
1. La spesa corrente del nostro ente è quasi incomprimibile.
Questo significa che, fatte salve le spese
di funzionamento (dipendenti, acqua, luce, telefono,…) si può tagliare
soltanto su scuola, anziani, turismo,
sport, giovani, politiche per il lavoro, etc. E su questo si taglierà (vedi il
Documento Unico di Programmazione già
predisposto dalla Giunta Bologna-ter).
2. Le tariffe comunali sono quasi tutte al massimo
consentito dalla legge.
3. Non abbiamo beni patrimoniali da vendere.
E i creditori? Chi ha svolto un lavoro per il Comune e aspetta il
pagamento? Chi ha vinto una causa contro il
Comune e aspetta il risarcimento? Tutto sospeso! La platea creditoria
dovrà soggiacere al piano decennale.
Quindi? La verità è una: se nel 2012 il Governo Monti non avesse
introdotto il PREDISSESTO oggi il Comune
di Isola delle Femmine sarebbe ufficialmente in DISSESTO con i libri
contabili in tribunale.
Al sindaco Bologna, che ha cercato in tutti i modi di indorare la
pillola mostrando un ottimismo che neanche
Gianni dell’Unieuro avrebbe saputo fare, gli chiedo di farsi gli ultimi selfie
e chiudere qua la propaganda elettorale
che continua dal novembre 2014.
A
breve vi racconterò il punto sulle strisce blu…
2014, 2015, 2016, 2017, 2018, BOLOGNA STEFANO, Caltanisetta, corte dei conti, CROCE ANTONIO, DEFAULT, ISOLA DELLE FEMMINE, LO BIANCO, LO JACONO, nevoloso, PALERMO, PARTINICO, PUCCIO DEBORAH, REVISORI DEI CONTI,
LA FORMAZIONE DEL BILANCIO 2014 2015 2016 2017 2018